Omnia munda mundis è un celebre motto latino di forte sapore antimoralistico e religioso al tempo stesso. Tradotto letteralmente significa tutto è puro per i puri (per estensione, per i puri di cuore e d’animo), o anche all’anima pura, tutte le cose (appaiono) pure.

La frase è riportata nel Nuovo testamento ed è espressa da San Paolo:

Tutto è puro per i puri ma; ma niente è puro per i contaminati e gl’increduli, perché hanno contaminata l’intelligenza e la coscienza. (Epistola a Tito I, 15)

Il martire cristiano intende con ciò sottolineare che chi agisce con innocenza e in maniera avveduta (ed in ogni caso con la coscienza a posto) non vede il male neppure in situazioni che potrebbero indurre a ciò.

Lo scrittore Alessandro Manzoni nel capitolo ottavo dei Promessi sposi la fa pronunciare a Frate Cristoforo in riferimento all’atteggiamento sbigottito di Fra Fazio, portinaio del convento di Pescarenico, sgomento per l’arrivo a tarda notte di ospiti inaspettati (fra i quali, due donne, Lucia e la madre Agnese). Lo scopo dello scrittore è evidente: condannare il moralismo e indicare che la purezza dell’animo umano dipende esclusivamente dalla integrità della sua coscienza. Tuttavia, lo stesso Manzoni rileva che proprio l’ignoranza del latino da parte del correligioso permette a Frate Cristoforo di troncare rapidamente la conversazione.